Quando affidarsi ad un’agenzia locale è un risparmio e non una spesa
Questo articolo nasce da una serie di testimonianze che ho raccolto durante questo mese di soggiorno nel sud Albania che ritengo doveroso diffondere.
Come ho già scritto in precedenza e come ho più volte mostrato sulla pagina facebook e sulle IG stories, quest’anno la nostra base operativa è stata Lukova. 30 giorni nella natura con il costante rumore delle onde del mare e delle cicale, presso il bellissimo camping Gate to Horizon, una vera scoperta.
Per svago e per lavoro, ci siamo recati più volte a Himara ma soprattutto a Saranda, letteralmente invasa dagli italiani. Durante queste nostre trasferte di uno o più giorni, ho avuto modo di parlare con molti turisti italiani approdati per la prima volta in Albania.
Parecchi di loro mi hanno raccontato un disagio più o meno grave che hanno dovuto affrontare al loro arrivo; dalla stanza che non era proprio come gli era stata descritta alla vera e propria truffa. Ho parlato anche con manager di hotel e appartamenti che si sono trovati a dover fare i salti mortali per piazzare all’ultimo momento turisti che, per svariati motivi, erano rimasti senza stanza, per non parlare di quelli che non avevano prenotato nulla e si sono presentati convinti di trovare in loco senza sapere che a Saranda, in agosto, non c’è un posto libero, neanche il peggiore.
Ma voglio essere concreta, quindi senza fare nomi e cognomi, vi racconto qualche storiella di vacanze rovinate per cercare di spendere meno o perché ci si è affidati a degli incompetenti ovvero persona o agenzia che non ha competenza in merito.
Prima però voglio fare due premesse
- Lo sviluppo del turismo in Albania | L’Albania è giovane in fatto di turismo; è come un bambino che ha da poco imparato a camminare ma che vuole correre perchè è desideroso di fare esperienza, sa di averne il potenziale e le capacità, ma non è ancora stabile, ogni tanto traballa, a volte cade. Così anche il turismo è ai suoi primi passi, le strutture, quasi tutte, cercano di fare del loro meglio, ma il loro meglio, in termini di organizzazione, servizio, precisione, è ancora in via di sviluppo. Poi c’è il fatto che a Saranda, come in altre località del paese, il vero turismo, quello che ti fa guadagnare abbastanza da sopravvivere, dura sì e no un mese e mezzo e questo crea una certa frenesia del profitto che porta, a volte, ad atti di superficialità e approssimazione, altre volte ad atti di autentica scorrettezza. Tutto ciò per dire che le cose funzionano in modo diverso da altre località turistiche europee e mondiali e che una certa intraprendenza e conoscenza delle dinamiche che stanno dietro al mondo del turismo, è senza dubbio la carta vincente per assicurarsi una vacanza dove fila tutto liscio. Io questa conoscenza l’ho acquisita dopo un paio di anni di continui viaggi in varie zone dell’Albania.
- Le agenzie viaggi italiane | La maggior parte delle agenzie viaggi italiane non conosce affatto l’Albania, nè il territorio nè tanto meno le sue dinamiche, non ha contatti in loco, non sa come ci si muove, non conosce i trasporti e le strade, non sa come comunicare con le strutture. Pertanto, quando un turista arriva in agenzia e chiede dell’Albania, se è un’agenzia intelligente, cerca un operatore locale come me e lo contatta, se non è un’agenzia intelligente cerca di fare da sè e se ne vedono di ogni! Agenzie intelligenti ce ne sono, ma non sufficientemente lungimiranti poichè ci contattano solo e se hanno delle richieste, altrimenti l’Albania rimane una terra sconosciuta sulla quale non vogliono investire tempo e risorse. Invece dovrebbero passare l’inverno a cercare operatori disposti a creare delle partnership e partecipare a educational tour. Tra gennaio e aprile, ho inviato decine di mail e ho fatto altrettante telefonate alle agenzie della mia zona (Rho, Legnano, Busto Arsizio) ma il risultato è stato davvero imbarazzante. Su 50 contatti ho ottenuto appuntamento solo con 3: una era sinceramente interessata e probabilmente creerà un gruppo a breve, una era così stranita dalla mia proposta che se le avessi detto andiamo su Marte sarebbe stato meglio e l’ultima mi ha risposto che non vuole rischiare di perdere i clienti proponendo una destinazione così particolare. E questo è accaduto nel 2018, non nel 1995.
Ma veniamo alle storielle di vacanze a Saranda rovinate per incompetenza o per la ricerca spasmodica del risparmio
- Coppia pugliese che prenota presso agenzia viaggi del suo paese traghetto Brindisi Valona senza auto, due settimane di soggiorno a Saranda in hotel, transfer con taxi privato da Valona a Saranda e viceversa.
Disagi: il taxi privato è un ragazzo di Tirana con un mercedes scassato senza aria condizionata con uno dei due finestrini dietro che non si abbassa. Il tizio dell’agenzia, che probabilmente non è mai stato in Albania in agosto e forse mai nella vita, indica al taxista di fare la strada litoranea, la SH8, anzichè la strada interna perchè “così vedono il mare” senza sapere che è intasata di auto, bus e furgoni quindi si va al massimo a 50/60 all’ora e si crepa di caldo. Arrivati all’hotel, stremati, si trovano una stanza piccola e “non adeguata al prezzo pagato” mi dice la coppia, quindi chiedono di farsela cambiare chiamando anche l’agenzia italiana. Risultato: è una settimana che cambiano stanza quasi ogni giorno perché li mettono dove si libera un posto. - Gruppo di 8 ragazzi di Napoli che hanno prenotato un appartamento su booking (senza versare alcun acconto).
Arrivati a Saranda non sono stati in grado di trovare l’appartamento. Hanno girato per ore con il taxi alla ricerca di una casa che o non c’era o non sono riusciti a trovarla, non lo sapremo mai! Per fortuna mentre ci stavano raccontando il disagio in modo abbastanza rumoroso, un signore albanese, proprietario di un hotel, li ha sentiti e li ha fatti accomodare presso la sua struttura. Non so però a che prezzo e in quale condizione. - Gruppo famigliare di 13 persone che si presenta presso un noto hotel di Saranda dicendo di avere una prenotazione a proprio nome.
Il manager dell’hotel controlla e non esiste alcuna prenotazione a loro nome, nè alcun pagamento a nome dell’agenzia italiana che avrebbe dovuto fare la prenotazione. Cos’era successo: l’agenzia italiana, che non conosce l’Albania, non ha contatti in loco e non ha avuto il pensiero intelligente di chiamare un operatore locale, ha prenotato un hotel tramite un famoso comparatore di prezzi (Trivago, giusto per non fare nomi e cognomi!) dove, una signora che affitta delle camere a fianco all’hotel, si spacciava per l’hotel stesso. Fortunatamente saputo del problema il titolare dell’agenzia è riuscito a bloccare il versamento fatto il giorno stesso (quindi senza un anticipo) e il manager dell’hotel, grazie alle sue conoscenze, ha piazzato i 13 ospiti in una struttura poco distante. - Coppia italiana che prenota su booking senza versare alcun acconto e senza conoscere la struttura.
Arriva all’hotel e la loro stanza è stata data via a qualcuno che ha pagato cash (ebbene sì, succede). Passa la notte fuori e il giorno dopo va di hotel in hotel a cercare una stanza fino a quando, ormai verso sera, trova il manager di cui sopra che li piazza in un hotel sempre grazie alle sue conoscenze. - Famiglia con bambini che prenota online su booking, senza versare acconto e senza conoscere la struttura.
Arriva e la stanza non c’è, la prenotazione non si sa perchè, non era stata registrata. Li ho trovati qualche giorno fa che chiedevano una stanza per 4 in un hotel di Ksamil dopo aver chiesto a tutti quelli di Saranda, non so com’è finita.
Questi sono solo 5 esempi che non pretendono di rappresentare l’assoluto; sono 5 esempi che parlano di momenti di nervosismo, rabbia e anche disperazione che poi, per fortuna, si sono risolti bene. Ma è probabile che ce ne siano altrettanti che non si sono risolti così bene, quindi la domanda è:
vale la pena rischiare di rovinarsi le tanto attese vacanze per non spendere quei pochi euro in più che paghereste ad un’agenza seria, competente, local, affidabile?
Ovvio, non si può avere la certezza che tutto sia perfetto, gli inconvenienti possono sempre succedere, soprattutto, e qui mi rifaccio alla premessa n.1, in un paese dove il turismo si sta sviluppando. Ma un conto è trovarsi una brutta sorpresa all’arrivo e non avere nessuno su cui poter far affidamento per risolvere il problema, un conto è sapere che, in caso di problemi, puoi chiamare una persona che sai che ti saprà subito aiutare al meglio.
Detto ciò sta a voi decidere in quali mani mettere le vostre vacanze, le mie sono pronte ad accogliervi!
In conclusione voglio spendere una frase per i viaggiatori indipendenti:
l’Albania è più bella se visitata con un itinerario professionale personalizzato!