
L’ULTIMO FIUME SELVAGGIO D’EUROPA SI TROVA IN ALBANIA
Idealmente unisce l’Albania alla Grecia, come una sorta di filo turchese, per prendere spunto dal colore delle sue acque. E attraversa gole profonde e vasti spazi. Siamo lungo il fiume Vjosa, che scorre per centinaia di chilometri e che rappresenta un luogo unico nel suo genere: infatti è stato dichiarato Parco Nazionale dal governo albanese ed è il primo Parco Nazionale fluviale selvaggio in Europa.
Questo significa che sono proprio il fiume, i suoi affluenti e le specie che lo vivono a essere protetti mentre è libero di scorrere, senza impedimenti, senza interventi da parte dell’uomo. Non una cosa da poco, perché ha permesso che ne venisse preservata la biodiversità.
Un enorme traguardo ambientale, che si è riusciti a ottenere grazie all’impegno delle persone, che per prime hanno fatto in modo che nulla potesse cambiare le cose. In particolare, Besjana Guri e Olsi Nika, attivisti albanesi, che per il lavoro a difesa del Vjosa hanno ottenuto il Goldman environmental prize 2025, un premio prestigioso e importante.
Questa è la loro storia ed è anche quella di un fiume che vale la pena conoscere e, perché no, visitare.

Vjosa, il fiume selvaggio e la battaglia per salvaguardarlo
Vjosa è l’ultimo fiume selvaggio d’Europa, prende il via dalla catena montuosa del Pindo in Grecia, lì si chiama Aoös, per giungere fino alla costa dell’Albania, sfociando nel mar Adriatico a una distanza di circa 25 chilometri a nord del porto della città di Valona.
Un luogo in cui si può ammirare la natura libera, senza costrizioni e senza che la mano dell’uomo sia intervenuta a plasmarla a sua misura e in base alle proprie necessità.
E la sua storia è una di quelle a lieto fine: una vittoria importante, fatta di impegno da parte delle persone e di mobilitazione. Perché il fiume Vjosa è stato salvaguardato, non senza una lunga battaglia, ma è il risultato quello che conta. E qui si è tradotto con il successo e anche con il premio Goldman environmental prize 2025 ai due attivisti albanesi.
Besjana Guri e Olsi Nika, infatti, hanno fatto in modo che rimanesse libero, scongiurando la costruzione di dighe idroelettriche come invece aveva in passato pensato di fare il governo albanese che ne voleva realizzare 45. Ma non si sono fermati a questo, hanno fatto di più: infatti il governo albanese nel marzo del 2023 lo ha designato Parco Nazionale del Fiume Selvaggio della Vjosa.
Come è protetto il fiume Vjosa
Un obiettivo che non solo protegge i 268 chilometri del fiume, ma anche i sui affluenti, andando a salvaguardare ben 400 chilometri. “L’ecosistema della Vjosa è un importante baluardo di biodiversità di acqua dolce che fornisce un habitat fondamentale per diverse specie in via di estinzione – si legge sul sito del Goldman environmental prize -. Il nuovo Parco Nazionale è il primo in Albania e in Europa a proteggere un fiume selvaggio”.
All’interno del territorio albanese questo fiume scorre senza dighe (l’unica presente è presso la sorgente nella parte greca) e a corso libero. La sua biodiversità è incredibile, basti sapere che – tra vegetali e animali – ospita ben 1175 specie, di queste 119 sono protette dalla legge albanese e 39 minacciate. Vale la pena segnalare, ad esempio, la presenza di anguille europee e avvoltoi egiziani, rispettivamente in grave pericolo di estinzione o in via di estinzione.
Ed è stato grazie alla ong EcoAlbania, fondata da Olsi Nika con il supporto di Besjana Guri, che a partire dal 2014 è stata lanciata una campagna per realizzare il Parco Nazionale Fluviale Selvaggio. Sono stati in tanti a supportarli, anche celebrità come Leonardo DiCaprio o il marchio Patagonia.
E quello che forse poteva sembrare solo un sogno si è trasformato in realtà nel 2023. Un grande traguardo, ma anche l’inizio di un impegno per proteggere ancora di più il territorio.

Dove ammirare il fiume Vjosa: le location imperdibili
E l’attrattiva del fiume Vjosa selvaggio e libero, di una ricchezza naturale sorprendente, è un richiamo a cui è difficile non rispondere. La buona notizia è che ci sono tanti luoghi dell’Albania da raggiungere per ammirare il fiume Vjosa.
Uno di questi è senza ombra di dubbio Përmet: cuore rurale del Paese, posto si trova nella prefettura di Argirocastro. Si tratta di un ex villaggio ottomano in cui si respira la storia, si percepisce la meraviglia della natura e si entra in contatto con un luogo autentico.
Oltre al fiume, poi, non si possono perdere le bellissime terme di Benje, che si trovano a circa una decina di chilometri e sono composte da piscine naturali, poste lungo il fiume Langaricë. A rendere la scenografia ancora più magica il ponte ottomano Katiu.
Un’altra destinazione da scoprire è Tepelenë celebre per l’acqua, per il paesaggio e perché ha dato i natali a un personaggio storico importante del Paese: Ali Pasha Tepelena.
Luoghi autentici, lungo un fiume che è diventato un esempio e inseriti come gemme preziose in uno scenario naturale che leva il fiato, in cui scoprire l’anima dell’Albania e rimanerne colpiti.
Lungo il suo corso d’acqua si può praticare rafting, si può ammirare la meraviglia dell’ambiente, entrare in contatto con paesi e borghi in cui si respira l’anima più vera del Paese.
La zona costiera meravigliosa plasmata dal fiume Vjosa
E per chi vuole ammirare i paesaggi costieri, a queste due destinazioni ne aggiungiamo una terza: la Laguna di Narta che si trova nella zona nord ovest del golfo di Valona (tra le tappe del Giro d’Italia 2025). Un sito di grande fascino: basti sapere che a separarla dal Mar Adriatico vi sono dune alluvionali che hanno preso forma grazie ai detriti del fiume Vjosa.
La sua acqua è salata e si tratta di un luogo molto importante dal punto di vista naturalistico con colonie di uccelli, tra cui fenicotteri rosa e bianchi. Lo stesso paese è un borgo da scoprire e in cui assaggiare il suo celebre vino.
