La natura in Albania è senza dubbio l’elemento predominante, il 70% del territorio è formato da rilievi montuosi più o meno elevati a seconda della zona; quasi tre quarti del paese ricoperto di monti, colline e vegetazione spesso incontaminata e pressoché intatta soprattutto dove le vie di comunicazione sono scarse, se non inesistenti.
Parchi naturali e riserve ricche di biodiversità, lunghi fiumi come il Drin e la Vjosa, una moltitudine di laghi più o meno grandi e 427 km di costa, soprattutto quella ionica, con il mare cristallino e le spiagge incantevoli, rendono l’Albania un vero gioiello naturalistico.
Se poi ci uniamo storia, cultura, tradizioni, accoglienza e ottima cucina, diventa molto facile capire perché ne sia così tanto innamorata!
Sono tantissime le località particolarmente interessanti dal punto di vista paesaggistico ideali per praticare attività outdoor, per rilassarsi e ricongiungersi con la natura. Durante i miei svariati viaggi, ho avuto la fortuna di vederne diverse, ma la lista è ancora lunga, quindi inizio a darvi questi primi 5 luoghi da vedere durante le vostre vacanze in Albania, belli belli belli in modo assurdo!
LA CASCATA DI THETH, UJEVARA E GRUNASIT
Theth si trova a circa 70 km da Scutari, tra le Alpi Albanesi. Un piccolo, antico, delizioso villaggio montano incastonato tra le più alte vette del paese e inserito nell’omonimo Parco Nazionale. Una località già nota agli amanti della montagna, agli alpinisti, agli speleologi e ai botanici per via della ricchezza di bellezze naturalistiche e paesaggistiche che offre. Una di queste meraviglie è la cascata Grunasit, conosciuta semplicemente come cascata di Theth. La si raggiunge percorrendo un sentiero a piedi che costeggia in parte il fiume Shalë prima di iniziare la salita verso la cascata.
Seguite le indicazioni e lasciatevi guidare dal rumore dell’acqua che diventa via via sempre più forte, presto vi troverete di fronte ad uno spettacolo che vi lascerà senza fiato e vi farà dimenticare la fatica della salita. Una parete d’acqua alta 30 metri che cade con una potenza in grado di emanare una freschezza che potrete sentire anche a diversi metri di distanza.
LA PENISOLA DI KARABURUN
Dalla montagna passiamo al mare; Karaburun è una penisola che si insinua nel mar Ionio situata a pochi km da Valona. Un lembo di terra la cui altitudine arriva agli 800 metri, senza case e senza elettricità; Karaburun è disabitata, protetta e raggiungibile solo via mare o a piedi attraverso gli antichi sentieri tracciati nel corso dei decenni dai pastori. É unico di questa zona infatti l’agnello di Karaburun, prelibatezza locale allevata esclusivamente su questo aspro altopiano.
La meraviglia di Karaburun sono le sue coste frastagliate e dalle acque cristalline che si possono raggiungere sia con imbarcazioni private, facendo attenzione a non oltrepassare la zona militare nei pressi della base NATO di Orikim, sia partecipando ad una delle tante escursioni in barca che quotidianamente partono da Valona e Orikum, a nord della penisola o Dhermi e Himara, a sud. Da entrambi i lati troverete alcune spiagge dove poter attraccare, si tratta di veri e propri lidi stagionali con beach bar e ristorante. Le coste di Karaburun sono anche particolarmente interessanti per chi pratica immersioni per la presenza di grotte sottomarine e di un ricco fondale.
IL BLUE EYE, SYRI I KALTER
Spostiamoci al sud dell’Albania, in quella zona di costa più conosciuta, siamo infatti nei pressi di Saranda, una delle mete più amate dagli italiani, soprattutto dalle famiglie. Oltre alle bellissime spiagge della vicina Ksamil e al sito archeologico di Butrinti, in questa zona si trova il Blue Eye, conosciuto anche come Occhio Azzurro, una sorgente carsica che sgorga ininterrottamente da una profondità che non è ancora stata definita con certezza. Il massimo che è stato raggiunto durante le immersioni, senza però arrivare al fondale, è di 50 metri.
Il colore incredibilmente azzurro di quest’acqua pulita e limpida, è dovuto alla roccia calcarea presente sulle pareti che conferisce un aspetto quasi magico e la temperatura è di circa 12 gradi, freddino eh! Fare il bagno è vietato ma è un divieto recente che purtroppo non viene preso ancora in grande considerazione nè dai turisti stranieri, nè da quelli locali.
Syri i Kalter è una delle maggiori attrazioni turistiche della zona anche perché è immerso in una vera oasi naturale dalla vegetazione rigogliosa che ricorda i paesi tropicali. Nei pressi della sorgente si trova anche un grazioso ristorante con le terrazze sul fiume e un hotel con casette di legno e ristorante.
LE MONTAGNE DI DARDHE
Restiamo ancora nel sud del paese ma questa volta ci spostiamo verso est, nell’entroterra, non lontano dal confine con la Grecia; siamo a Dhardë, un villaggio di montagna situato nei pressi della vicina Korça. Dhardë è un vero incanto, un villaggio che profuma di legna nel camino e di pascolo, un luogo dove fare pace con il mondo e ritrovare se stessi, dove rallentare i ritmi cittadini e iniziare a seguire quelli della natura. Questo villaggio ha un’origine ortodossa, fu infatti fondato da un gruppo di albanesi ortodossi che fuggirono sulle montagne per non sottomettersi all’impero ottomano ed è incredibile come, nonostante il passare dei secoli, si sia mantenuto così puro e autentico.
Da Dardhë partono diversi sentieri che consentono agli amanti dell’hiking di esplorare le montagne e i piccolissimi villaggi circostanti. Uno di questi sentieri porta al parco di Dardhë; è ben segnalato ma il mio consiglio è di andarci con qualcuno del posto sia perché vi saprà indicare i percorsi più belli, sia per un motivo di sicurezza data la possibile presenza di orsi. Un’altro percorso suggerito è quello che porta a Sinicë, un gruppo abitativo con poche semplici case, una scuola ormai chiusa per mancanza di bambini e una bella chiesa. Anche qui vi consiglio di andarci con una guida locale che vi porterà anche alle vicine cascate.
IL LAGO DI KOMAN
Last but not least, il Lago di Koman. Ritorniamo di nuovo al nord, più precisamente ad una cinquantina di chilometri da Scutari dove si trova questo lago artificiale ricavato da una diga sul fiume Drin. Dalla forma lunga e stretta, assomiglia più ad un fiume che ad un lago ed è percorribile solo per mezzo di uno dei traghetti che quotidianamente effettuano la traversata Koman – Fierzë e ritorno, che comprende diverse fermate per far salire e scendere i passeggeri. Dovete sapere infatti che sulle sponde del lago sorgono alcune abitazioni private che sono raggiungibili solo mediante i suddetti traghetti. La traversata può essere fatta anche con l’auto, se si vuole scendere a Fierzë per proseguire poi verso il Kosovo.
Il lago di Koman è stupendo, non ci sono altre parole per descriverlo, mai avrei pensato di poter trovare in Albania un luogo così selvaggio e dalla natura talmente florida e dirompente. Il modo migliore per visitarlo è facendo una traversata senza auto sulla Dragobia, il traghetto passeggeri dall’andatura lenta che vi consentirà di ammirare la grandiosità del panorama circostante. Viaggerete con gli abitanti dei villaggi limitrofi, che fanno rientro alle loro abitazioni con grandi borse della spesa o che trasportano casse di verdura dei propri orti da vendere in città, folklore locale e patrimonio umano inestimabile.