Andare in Albania in vacanza e innamorarsene, ecco com’è successo!

Prima vacanza in Albania, spiaggia Jale

La costa del sud Albania, è lì che mi innamorai

La mia prima volta in Albania è stata una vacanza decisa quasi all’ultimo, senza sapere granché su questo bellissimo paese. Eravamo stati varie volte in Croazia e ci era piaciuta molto, soprattutto le isole e la parte più a sud. Già da alcuni anni pensavo all’Albania senza però avere nessuna informazione a riguardo, il mio ragionamento era molto, molto semplice: se la Croazia è bella e ha un mare stupendo, se la Grecia, da quel che dicono, è meravigliosa… l’Albania sarà altrettanto bella!

Questo è stato il mio unico pensiero razionale, la voglia di visitare l’Albania che avevo era puramente istintiva e le informazioni che riuscimmo a raccogliere in quelle settimane prima della partenza, erano davvero pochissime, ma ciò nonostante partimmo e fu bellissimo!

Prima vacanza in Albania, Traghetto Ancona Durazzo

Arrivammo a Durazzo con il traghetto e subito mi sentii esattamente dove volevo essere. Il primo contatto con gli albanesi fu in un negozio Vodafone dove comprammo due sim poiché avevamo previsto una permanenza di almeno un mese e mezzo. Due ragazzi sorridenti e un po’ stupiti di vederci, ci fecero i contratti telefonici spiegandoci, in italiano e con molta cura, tutte le varie opzioni e già da lì capii che in Italia non sapevamo un bel niente dell’Albania e degli albanesi.

Poi ci dirigemmo verso Drymades dove avevamo prenotato un posto tenda in un campeggio che avevamo trovato su facebook e che ci aveva attratto per il fatto di essere immerso negli ulivi e per avere un enorme Don Chisciotte di ferro e legno sulla spiaggia. Il tragitto da Durazzo a Drymades fu una vera impresa, google maps sbagliava indicazioni di continuo e le strade erano piene di enormi buchi, tombini scoperti e tratti senza asfalto. Ci mettemmo un’infinità e arrivammo stravolti, ma contenti.

Prima vacanza in Albania, spiaggia di Drymadhes, Don Chishotte

Un errore in particolare aggiunse parecchio tempo al viaggio; in pratica dopo Fier, al posto di prendere la nuova autostrada, imbucammo la vecchia SH8, stretta e con l’asfalto dissestato, che attraversa il Parco Vjose-Nartë prima di arrivare a Valona. Questo errore però si rivelò una gran fortuna perché trovammo un ristorante strepitoso, il Gjuetari, dove, non solo assaggiammo piatti di pesce superlativi, ma iniziammo a conoscere la gentilezza del popolo albanese. Parlando con il proprietario infatti ci accorgemmo che quando ringraziava per i complimenti alla cucina che gli stavamo facendo, metteva la mano destra sul cuore, un gesto semplice ma profondo e sentito che ci piacque molto.

Un forte legame destinato a crescere

Il panorama che ci accompagnò da Durazzo a dopo il passo del Llogara e le persone che incontrammo durante quel tragitto, mi riempirono di felicità; l’Albania in poche ore ci aveva fatto dimenticare tutti gli interrogativi che avevamo prima di partire. Non so spiegare il motivo, ma sentii fin da subito un grande legame con questa terra e con il suo popolo. Prima non conoscevo nulla dell’Albania e mai avrei immaginato di andarci in vacanza, adesso ho un permesso di soggiorno, una società che si occupa di turismo e servizi e stiamo cercando una casa da prendere in affitto a lungo termine, incredibile vero?

Prima vacanza in Albania, passo del Llogara
Panorama dal passo del Llogara

Il resto della vacanza non fece altro che confermare la meravigliosa impressione di quelle prime ore. Drymades era il paradiso, un campeggio sul mare, semplice ed essenziale, nuovi amici con cui si è creata fin da subito un’amicizia profonda che continua tutt’oggi, un mare limpido e cristallino, sorrisi e calore umano in abbondanza e cibo così genuino e saporito che erano anni che non lo assaggiavo. Non sono una persona che rimpiange il passato ma ho dei ricordi impressi nella mente di cose che oggi, dove vivo, non ci sono più; sapori, usanze, attenzioni e livelli di qualità in ogni campo che sono stati completamente spazzati via dalla grande distribuzione e dal finto benessere, qui in Albania li ho ritrovati e non ho voluto lasciarmeli scappare.

Per una settimana ci spostammo a Ksamil in un altro campeggio sempre sul mare ma leggermente fuori dal centro. Visitammo posti meravigliosi come il Blue Eye, sorgente carsica dal magico colore blu che sgorga da una profondità non ancora definita, il parco e sito archeologico di Butrinto, ricco di storia e immerso nel verde, la vivace Saranda, meta ideale per le vacanze all’italiana e Gjirokastra patria del cibo tradizionale che voglio visitare nuovamente e in modo più approfondito.

Durante la settimana a Ksamil notammo una forte impronta greca nella cucina; sufflaqi, greek salade, saganaki e tzatziki erano i piatti dominanti. Anche il turismo era differente, più internazionale e con una presenza importante di coppie e famiglie provenienti da Russia, Ucraina, Polonia ma soprattutto trovammo tantissimi italiani che dalle parti di Dhermi e Drymades erano una rarità.

Prima vacanza in Albania, tramonto a Ksamil
Ksamil al tramonto

Ai primi di agosto tornammo a Drymades per un’altra settimana per partecipare al Turtle fest, un festival di musica elettronica che dura tre giorni e attira centinaia di giovani da tutta Europa. I campeggi e la spiaggia erano invasi dalle tende e la sera ovunque brillavano falò con decine di ragazzi di diverse nazionalità seduti intorno fino a tarda notte. Durante quei giorni ricordo che non dormiva molto ma ci si divertiva tanto!

Un rientro da slow tourism

Terminammo il viaggio con un tranquillo e rilassato tour dell’entroterra che ci portò prima a Permet, presidio slow food e città davvero graziosa e accogliente, e poi a Korça, una cittadina di cui sono pazzamente innamorata! A Korça poi ho avuto il piacere di tornare altre due volte per approfondirne la conoscenza e scoprire che è una città davvero interessante, ricca di cultura e storia, circondata da bellissime montagne e rinomata per l’ottima cucina a base di carne e verdure locali, per questo la potete ritrovare in tanti dei tour che proponiamo. Da Tirana ci si arriva in circa 4 ore, mentre raggiungerla passando da sud è più complicato e temo che sbagliammo anche strada perché ricordo che ci mettemmo tantissime ore viaggiando su strade deserte e molto dissestate, ma il panorama vi assicuro che era stupendo!

Prima vacanza in Albania, strada verso Korça

Dopo Korça rientrammo in Italia passando da Tirana dove restammo solo poche ore, era la prima volta che la vedevo e la trovai calda e caotica e non vidi nulla poiché ci fermammo solo per mangiare. Ricordo che ordinai pollo e riso pilaf e me ne portarono una montagna, tant’è che non lo mangiai tutto e mi feci fare un pacchetto che poi diedi ad una bambina rom che chiedeva cibo tra i tavoli. Dopo Tirana fu la volta di Velipoje, sulla costa adriatica, poco distante da Shënjin (San Giovanni Medua) e Scutari. Ci fermammo una notte in un hotel a conduzione familiare poco distante dalla spiaggia, lo Zmerina Hotel, semplice ma molto accogliente e con un grande giardino recitato, ideale per chi ha bambini o cani. Al mattino della partenza, la signora dell’hotel, con cui era nata fin da subito una bella intesa, ci preparò una colazione fantastica con prodotti locali e naturalmente biologici che ci rimase come ricordo dell’ultimo pasto fatto in Albania in quella vacanza!

Non avevo ancora messo per iscritto il resoconto di questo viaggio del 2016 che mi ha dato davvero tanto e che ha portato nella mia vita grandissimi cambiamenti e miglioramenti. Ma oggi mi è girata così e, come sempre, spero che il mio racconto sia da ispirazione a chi sta maturando dell’interesse verso questo questa piccola, grande Albania!

Come sai, da questo amore per l’Albania è nato poi il desiderio di portarci le persone, ti invito quindi a guardare la pagina dei tour in programmazione per questo anno e a contattarmi per qualsiasi necessità!

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